Capitolo 5° - Le iscrizioni sui blocchi di marmo - 2002

Pazientare nella lettura è la virtù necessaria che permette di capire la storia, qualora si è risolutamente intenzionati introdursi nella quotidianità dei popoli e negli ideali del loro tempo. (A.B)

Per facilitare la lettura si consiglia seguire per ordine di successione i capoversi colorati in bleu. In caso contrario s'incontrerebbero malintesi.

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Capitolo quinto - 2002**

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I nominativi sui blocchi di marmo.

La fragilità dei marmi è la causa maggiore per la quale le incisioni vanno a deteriorarsi.






Mostra mercato cittadino. Foto archivio Alfio Giovanni Bonesso. 
Copyright dell'autore

Qualora l'odierna cittadinanza di Quarto d'Altino giovane o meno giovane, di età avanzata e anche trapiantata nel nostro paese, fosse interessata alla Torre e ai relativi eventi e, conoscere nel contempo l'identità di quanti acquistarono i primi elementi marmorei sui quali vennero scolpiti i loro nomi, sarà abbastanza difficile oggi identificarli nella misura in cui circa 50 anni fa, apparivano evidenti e leggibili. 

Attualmente si leggono quasi a fatica, altrettanti lo sono per intuizione linguistica, altri per deduzione, altri ancora sono scomparsi e non si leggono affatto. Ciò che ieri era predisposto per un fine determinato, oggi purtroppo non lo è più. Le intestazioni con riferimento al nome, vanno lentamente a mutare il corso della loro vita e fra le tante trasformazioni di origine temporale, sono comparse persino evidenti fratture legate a squarci e crepe di stampo minore. E puntualmente queste, obbligano letture diverse.  
Se poi dovessimo analizzare i punti in cui emergono tali incrinature, s'intuisce dapprima che la causa è prodotta dagli elementi inquinanti e dall'azione corrosiva del ghiaccio. Penetrati tra le profonde insenature scolpite a mano, ne hanno squarciato bordi e cavità, danneggiando negli ultimi 20 anni ciò che nei primi 40 non avevano neppure scalfito. Il resto è prodotto dall'età avanzata del ciclo biologico del marmo strappato dalla madre montagna.  

Al danno evidente urgeva correre ai ripari, anticipando per quanto possibile il progressivo deterioramento iniziando quanto prima le rilevazioni. Com'è noto il provvedimento di don Scattolin mirava rendere pubblici i nomi conservando il talento caritatevole delle persone, l'opinione delle comunità a venire, affidando il tutto alle generazioni future. 
Mosso quindi dal dovere, in funzione ovviamente alle aspettative del parroco, iniziai al recupero dei nomi. Quando improvvisamente mi trovai di fronte ad un gruppuscolo di persone con le quali dopo un breve confronto, davano l'impressione di non essere affatto concordi. 
Una divergenza non certo preoccupante ma che poco dopo eccitati dalle loro stesse sconsiderate ragioni  finirono  per obbiettare e poi  respingere quanto stavo compiendo.
E senza aggiungervi altro, dichiararono che non ne valeva la pena, che è tempo sprecato, tanto nessuno li ricorda più. E allontanandosi aggiunsero che i giovani con tutti i loro problemi, stretti peraltro nella morsa della crisi economica, sono portatati ad occuparsi di altro... e così via. 
L'erosione dei marmi e la scomparsa
dei nominativi.

Alla provocazione non risposi, ma feci presente che i problemi giovanili segnalati al sottoscritto non sarebbe stato in grado di risolverli mentre stava con tanta previdenza registrando qualcosa di utilità generale. Bensì, si dovevano rivolgere a chi si guadagna la vita praticando il governo nazionale. 
Giudicato inoltre le pretese meno che mai condivisibili, aggiunsi che il loro atteggiamento escludeva il merito di quanti con amorevole impegno donarono i blocchi ed eressero il campanile. E senza badare ad altro, volsi le spalle occupandomi dello stato corrosivo dei nomi.  

Con questo intervento a titolo personale, credo d'aver concorso piaccia o meno agli obbiettori dell'imprevisto, alla preservazione dei nomi e di quanti all'epoca: "contribuirono con tanto impegno in offerte per l'opera". (Citazione don Scattolin) 
D'altra parte è stato finalmente realizzata un'operazione ritenuta in linea col  pensiero del parroco, il cui scopo dovrebbe far ricordare ai giovani la generosità dei partecipanti, se sapranno ovviamente custodire i nominativi uniti ai gruppi familiari. 

Ciò non significa che, coloro i quali non sono registrati sui blocchi, non siano meritevoli quanto sono stati i primi donatori, bensì è il contrario. Se rileggessimo infatti gli elenchi pubblicati nel terzo capitolo, dove è registrato pressoché l'intero paese, si capisce che l'offerta erogata a mano, non è seconda alla donazione cui fece seguito il blocco marmo. 
Caso mai ci si potrebbe chiedere perché le persone registrate sui massi, appaiono anche sul cartaceo. La risposta è semplice: le offerte per il campanile sono attribuite al valore generale dell'opera. (Particolarmente sui mattoni) Viceversa i blocchi, sono stati acquistati individualmente o da un'insieme di amici o parenti, i quali a loro volta, contribuirono anche per l'acquisto dei mattoni.



Nota un blocco mediamente stabile su cui è visibile tra gli interstizi e negli angoli, la graduale alterazione. 
Si leggono due nominativi: Bonesso Florindo e figli. Brentel Ferruglio.


Vediamo ora quanti e quali sono i donatori, compresi i nuclei familiari e perché mai alcuni blocchi non recano alcun nominativo. 
E per l'appunto, laddove non appare significa che l'acquisto è stato fatto dall'intera comunità, il cui costo cadauno si aggirava sulle 3.200 lire e più. Un prezzo non tanto abbordabile per l'epoca in corso, tanto che, dovendo concentrarsi sulla spesa, necessitava unirsi in gruppi. Come del resto risulta nella maggior parte delle iscrizioni. 
All'onere vi era anche aggiunta l'attività degli scalpellini della ditta Zanchetta di Pove (VI) che circa la metà degli anni cinquanta del novecento scolpirono i nomi dei donatori. Vi sono anche famiglie e persone che hanno potuto grazie al loro stato sociale, far fronte alla somma acquistandolo in proprio. Il resto è composto come appare negli elenchi, da agricoltori, artigiani, dipendenti, salariati e operai. 
Ogni nome è stato riportato come appare nelle incisioni. Alcuni dei quali non è stato possibile causa i danneggiamenti, identificare e tanto meno interpretare. Mi sia perdonato a questo punto, se mi sono spinto con l'evidente volontà di farlo, evidenziando a lato dei donatori il nome dei miei familiari, parentado incluso. D'altra parte, mi sono pure preso il disturbo, di elencare le personalità dell'epoca.

                                      

Vedi un blocco resistente alla frantumazione.
 Il sottostante mostra un progressivo sgretolamento. E' stato acquistato da quattro persone: Bonato Primo - Bonesso Luigi - Fratelli Bozzo - Brentel Sante.



Oltre alle evidenti screpolature, si notano i danni della progressiva alterazione. 
I nomi corrispondono a Bonesso Giovanni e Vincenzo
                                   
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I nominativi per ogni blocco di marmo acquistato.

(01) - Angeli - Fam. Basutto - Bettiolo - Beraldo Riccardo. 
          (Agricoltori e artigiani)

(02) Fam. Scattolin Antonio, Carraro, Fregonese, Lucchetta. 
        (Artigiani) (Scattolin Antonio è genitore del parroco don Carlo)
         
(03) - Fam. Bello. (Agricoltori mezzadri)

(04) Battaggia Angelo e figli - Bellio Sante e figli. (Agricoltori mezzadri)

(05) Bonato Primo - Bonesso Luigi - Frat. Bozzo - Brentel Sante. 
          (Operai e agricoltori - Bonesso Luigi è genitore del sottoscritto)


(06) - Paladini - Rivaletto - Bettiol Angelo - Fam. Carrer. (operai)
           
(07) - Bonesso Giovanni e Vincenzo.(Agricoltori cugini del sottoscritto)
           
(08) - Boccaletto Luigi - Bonato Giuseppe figli e nipoti.

(09) - Brugnera Ferdinando e figli - Busatta Alessandro - Buso Angelo 
           e figli, Calzavara Giulio. (Operai e agricoltori mezzadri)

(10) Brentel Carlo, Virginio, Luigi e Antonio - Fam. De Vidi Vido  e Luigi. 
           (Operai e agricoltori mezzadri)  


(11) - Mestriner Ottavio e figli, Mestriner Pietro e figli,  Tubiana Angelo 
       e figli, Pavan Ermenegildo.   (operai - agricoltori e Messo comunale)
         
(12) - Cappellazzo Eugenio e famiglia - Cappelletto Vincenzo - 
           Cappello Primo, Chinellato Giovanni. (Agricoltori)

(13) - Zaffalon Mario, Fam. De Pazzi, Fam. Goi, Ghezzo Lelio. (Artigiani)

(14) - De Stales. (artigiani granaglie e scope)

(15) - Ceschel Carlo. (Sindaco del paese 1956-1960, 
          proprietario Molino granaglie e derivati. 
          
(16) - Favaro Sante e Virginio - Perissotto Antonio e Angelo - Foltran                   Angelo figli. (operai - contadini - artigiani)

(17) - Crozzolin - Fam. Cusin - Dalla Mora Antonio - Dalla Tor. 
           (agricoli - artigiani)

(18) - Famiglie Fiorin. (Titolari officine meccaniche)

(19) - Gatto Gioconda, Cappello Pietro e famiglia, Mestriner Angelo e                   fratelli. (Lavoratori in generale)

(20) Pavan Armando fu Federico - Zanon Luigi e Severino - 
           Perissotto Oreo.

(21) - Fratta Re, Dalla Vecchia Roberto, Fam. Favaro Pietro, Favaro                       Sante fu Antonio. (Agricoltori e lavoratori in generale)


(22) - Fam. Romano Giuseppe e figli. (Titolare panificio)

(23) - Morandin Giulio e Giovanni - Pasini. (Lavoratori e contadini)

(24) - Frat. Florian - Foffano Beniamino - Foltran Bruno -  Forcolin Primo.
           (Lavoratori e contadini)

(25) - Fratelli Salvadori. (artigiani)

(26) - Pivetta Luigi, Trabuio Primo e Luigi - Rigobon. (Operai e contadini)

(27) -  ?.... (Cognome illeggibile) Gabriele, Alfredo, Antonio - 
               Scotton Eugenio e fratelli  - Marton Giuseppe e figli - Menon. 
                             
(28) - Smiderle Guerrino e figli. (Agricoltori artigiani)

(29) - Rugger Francesco e figli, Scattolin Giovanni. 
           (Agricoltore e un artigiano)

(30) - Mestriner Corino - Montagner Giuseppe - Montagner Graziosa -                   Morandin Antonio, Florindo ed Elia. 
           (Agricoltori e lavoratori in generale)

(31) Trabuio....? ... Eugenio e....... (Nomi illeggibili)

(32) - Bastianetto.  (Celeste) - (Proprietario fondi - Senatore - 
           Avvocato e Partigiano)                                                                       

(33) - Scorzato Sante e figli - Scroccaro Natale e figli. (Agricoltori)

(34) ??????? (nomi illeggibili)

(35) -  Bon -  (Generale Marino)

(36) - Agostinelli - Bagatin Erminio. (Agostinelli  -                         
           Bagatin coltivatore)

(37) - Pavan Luigi e figli - Pavan Giovanni in Miatto - 
           Pavan Giuseppe Usea - Pavan Vincenzo e figli. 
           (Agricoltori mezzadri)

(38) - Barbarotto  (Famiglia Medico condotto) Fam. Bonazza - Bettello.


(39) - Pavanetto Gino - Piaser Giovanni e figli - Polita Giorgio - 
           Piovesan Lodovico e nipoti. 
           
(40) - Caberlotto Antonio. (Commissario Prefettizio 
           e Podestà 1929/1940.)                                                                                         
(41) Bonesso Florindo e figli (Nonno paterno del sottoscritto) 
             Brentel Ferruglio. (Entrambi agricoltori)

(42) Fam. Ponza - ? Roe... Renzo (illeggibile) - Rigato Mario - 
           Bossi Mario.

(43) - Franchin - (Impresario edile)

(44) - Fam. Buso Cesare da Altino - Frat. Causin. (Agricoltori)

(45) - Roverato Giuseppe - Rugger Giovanni e Umberto - 
           Sacchiotto Giovanni Giuseppe - Savadori Luigi.

(46) - Fregnan Ettore.


(47) - Scala Guido - Scala....? (illeggibile) e nipoti - Frat. Sottana - 
           Scaggiante Attilio e figli. 

(48) - Fam. Fedrigo - Fam. Gazzeta. (Agricoltori)

(49) Gradenigo Luigi.

(50) - Marini.

(51) - Morandin Luigi - Frat. Pavan da Altino. (Agricoltori)

(52) - Frat. Sponchiado - Trabuio Domenico - Vanzetto Ferruccio - Varin 
             Guglielmo e figli. (Varin G. è nonno materno del sottoscritto)

(53) - Perinotto Ubaldo.


(54) - Pavan Mario da Altino - Soave Silvio.

(55) - Vitaliani (Maestro elementare) - Volpe Luigi 
           e figli - Voltan Rinaldo e Ladisiano - 
           Zambon Luigi.
        
(56) - Fam. Cigana - Perinotto Ruggero.

(57) ...?  (nome illeggibile)

(58) Frat. Semenzato.

(59) - Fam. Teston.

(60) - Zuccon Antonio e figli - Zuffo Giacomo - Gasparello Antonio -                      Gasparello Cesare. (Agricoltori)

(61) - Ballo.

(62) - Bianchini.


(63) - Gasparello Giovanni e figli - Gasparini Luigi ed Eugenio - 
           (segue nome illeggibile) - Fam. Bonesso Giorgio. 
           (agricoltori - la fam. Bonesso  è cugina del sottoscritto)

(64) - Bettiol Giuseppe.

(65) - Fam. Buriolo - Cadamuro Eugenio - Calza Augusto - Calza Giovanni.

(66) - Codato Luigi - Garatto Ettore - Gottardo Giuseppe - 
           Frat. Gatto da Altino.

(67) - Fam. De Lazzari Primo. (Titolare negozio ferramenta e casalinghi) 

(68) - Rocco Serafino - Toniolo - Tronco Pietro - Fam. Zago.


(69) - Fam. De Lazzari Gino. (Taxista e titolare negozio ad uso scolastico)

(70) - Marmisti Zanchetta e frat. (Offre mezzo Blocco di 
           marmo lato porta)

(71) - Frat. Zavan - Zoccoletti Ernesto - Zottarelli Arturo - 
           Scroccaro Eliseo. (Operai e agricoltori)

(72) - Architetto Scattolin Angelo. (proggettista del campanile
           Offre mezzo blocco di marmo lato porta) 
              
(73) - Fam. Bassetto Lorenzo e figli Virginio e Benvenuto - Bars Giovanni  
           figli e nipoti. (Agricoltori)

(74) - Agostini.  (Vedi Blocco pianoterra)

(75) - Frat. Meneghin. (Vedi Blocco pianoterra)

(76) - Frat. Fregnan. (Vedi Blocco pianoterra)



Parroci emeriti di Quarto scolpiti sui marmi. 
Alcuni dei quali esercitavano nei paesi limitrofi.

I nomi dei sacerdoti riprodotti durante le incisioni, erano tutti viventi.

(74) - Bortolan don Gino. 
(75) - Cedolin don Luigi.
(76) De Martin don Cesare. (Abbandonò la veste prematuramente)
(77) Frasinelli don Angelo. 
(78) - Fregnan don Silvio. 
(79) Scattolin don Carlo.
(80) Florian don Eugenio.
(81) - Giaggio don Cesare.  
(82) - Bottacin mons. Riccardo.
(83) Carniato don Romano. 
(84) Polo don Marco.  

                                                       


Senatore della Repubblica Bastianetto Celeste.

Tra i tanti nominativi, uno fra tutti spicca più degli altri. 
Questo personaggio generoso e di grande talento si chiamava Bastianetto Celeste 1899/ 1953. Va quindi ricordato più per i meriti nazionali e non per la donazione ugualmente gradita, riservata ad un blocco di marmo acquistato a titolo personale. 
Senatore della Repubblica, Avvocato, Proprietario di fondi agricoli e Partigiano. Per questo suo sentimento di libertà fu arrestato e incarcerato. Durante la prima guerra mondiale venne decorato con medaglia d'argento al valor militareCombatté coi ragazzi del '99 sul Piave e sul Grappa. 
Non è conosciuto dalle generazioni attuali, e questo ci spinge in questa breve sintesi porre un accenno generale.  Lo faremo più ampiamente in un capitolo a parte segnalando tutta la famiglia residente a Quarto d'Altino. 
Se poi  dovessimo  stabilire chi all'epoca dell'acquisto dei blocchi sia stato più meritevole rispetto alle persone meno qualificate, dovremo senz'altro dichiarare, che di fronte all'immortalità del tempo, sono tutte uguali. Non esistono meriti superiori di fronte a quanti meno titolati, hanno donato in base alle loro possibilità. 
       

Termine dell'elenco e fine capitolo quinto.

      

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